Luce leggera

Il più delle volte stava bene in quel posto,
quanto di più comodo ed economico potesse desiderare.
Incredibilmente leggera, un soffio di vento avrebbe potuto ingoiarla, si poteva arrivare a galleggiare sul serio li.
Non come quelli finti, dove le radici sono grosse così e ti logorano fino alle ossa.

Invece no: era un luogo sempre accogliente, permetteva di camminare anche scalzi e con i talloni tondi, come quelli dei bambini piccoli, lungo le cicatrici, senza sentire il benché minimo dolore.
Così, a pensarci senza troppo armeggiare poteva considerala la sua casa.

Quella dei suoi sogni. Quella del silenzio.

chiudi quella porta
che porta?
quella! chiudila, presto, o sbatterà forte, fortissimo e lo sentiranno tutti!
di cosa stai parlando, non c’è una porta qui!
CHIUDILA! …fai piano, chiudila prima che sia troppo tardi.
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vento

La passeggiata

La campagna

Un guerriero della luce ha bisogno di amore. L’affetto e la tenerezza fanno parte della sua natura, quanto il mangiare, il bere e il piacere del Buon Combattimento.

Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c’è qualcosa di sbagliato. In quel momento interrompe il combattimento e va in cerca di compagnia, per assistere insieme all’imbrunire.

Se ha difficoltà nel trovarla, si domanda: “Ho avuto paura di accostarmi a qualcuno? Ho ricevuto affetto e non l’ho capito?”

Un guerriero della luce usa la solitudine, ma non ne viene usato.

P.Coelho

Intramontabile Masua

Isula (Isola)

Armuttos in fióre
e pedras arressas
in sa tratta ‘e su tempus
istorias pèrdidas
in sa memoria
chi su ‘entu maletrattat
ei su mare
carignat e abbratzat.

(Asfodeli in fiore e pietre immobili nelle orme del tempo storie perse nella memoria che il vento schiaffeggia ed il mare carezza e abbraccia.)

Terra de isténiu
e de infadu
impudu e arrennegu
de isperas ispérdidas
in sas intragnas de mortos a balla
sognu
bántzigu
signu
de amistade e rancore.

(Terra di indolenza e di noia, rabbia e rimpianto di speranze disperse nelle viscere degli uccisi. Sogno, altalena, segno di concordia e rancore.)

Isula
de sole e de sale
árrida
de solidade…

(Isola di sole e di sale riarsa di solitudine…)

Inoghe
no isco ‘istare
ma infora
ebbía morrer nde poto.

(Qui non so vivere ma lontano posso solo morirne.)

Poesia di Antoneddu Bazzu (Sassari)

Il Piacere

Ma voi dovete rinunziare per sempre al mio amore, voi dovete allontanarmi da me; dovete essere nobile e grande, e generoso, risparmiandomi una lotta che mi fa paura. Io ho molto sofferto, Andrea, e saputo soffrire; ma il pensiero di dover combattere contro di voi, di dovermi difendere contro di voi, mi dà un terrore folle. Voi non sapete a costo di quali sacrifizi ero giunta ad ottenere la calma del cuore; non sapete a quali alti e carissimi ideali ho rinunziato… Poveri ideali! Sono diventata un’altra donna, perché era necessario che io diventassi un’altra; sono diventata una donna comune, perché così chiedeva il dolore. (Gabriele D’Annunzio)

I’m just a singer with a melody

In my defence what is there to say
We destroy the love – it’s our way
We never listen enough never face the truth
Then like a passing song
Love is here and then it’s gone

I’m just a singer with a song
How can I try to right the wrong