I been lookin’ for a trace
Lookin’ for a heart
Lookin’ for a lover in a world that’s much too dark
Compleanno ardente
Per i suoi primi
seimila anni,
un drago indossò
festosi gioielli
e allegri panni.
Si lucidò le scaglie,
infilò un paio di setose calzamaglie.
Si sbuffò addosso
una nuvola di fumo,
usando lezzo di zolfo
come esotico profumo.
E sbuffando sbuffando,
arrivò il momento della torta,
lunga venti metri,
ma per lui un po’ corta.
Serrò stretti gli occhi,
desiderò balocchi.
Soffiò una lieve folatina
ma l’imponente soffiatina,
non diede via di scampo
ad una sola candelina.
Sicchè la torta
con tutti gli invitati,
bruciò con un sol getto
e lasciò carbonizzati.
da Le Filastorpie – Filastrocche per piccoli bambini orrendi
Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.
Wislawa Szymborska “Ogni caso“
http://barbarapicci.wordpress.com/2012/03/18/ho-perso-la-bussola/